C’è la natura dentro. Questo lo slogan della Gelateria Chiosco, con tre sedi dislocate a Vicenza e dintorni. Ma cosa significa c’è la natura dentro? Significa che per fare il gusto Fior di colazione Chiosco utilizza il miele dell’apicoltore locale Miola, che il latte lo prende biologico da Soster di Monteviale, la frutta (sempre bio) dalla signora Natalina di Creazzo. Significa ancora che la vaniglia arriva dal Madagascar, a sostegno di un progetto solidale. O che il gusto di questa settimana è il fico, in limited edition, perché una signora di Monteviale (paesino delle colline vicentine) ne ha portati un po’ direttamente dalla sua pianta.
Abbiamo cominciato a lavorare con Chiosco a marzo. o giù di lì. Fin da subito Michele e Nicola, fratelli e titolari delle gelaterie, sono stati chiari. Essere quanto più trasparenti nel dialogare con i clienti, diretti, facendo nome e cognome di ogni ingrediente. Come comunicarlo? Intervistando i fornitori. E così nel loro sito, una alla volta, vengono pubblicate le presentazioni dei fornitori attraverso un format di domande uguale per tutti. I primi due sono stati: la frutta della Natalina e la visciolata di Facci. E poco a poco verranno svelati tutti i nomi degli ingredienti.
Nel frattempo, 5 consigli per avvicinarsi alla gelateria Chiosco:
1. Se scegliete la sede di Monteviale , gustatevi il gelato dalla panchina di fronte la chiesa. Panorama e silenzio sono gli ingredienti segreti
2. Gettate coppette e cucchiaini nell’umido. Sono compostabili e riciclabili.
3. Se avete frutta del vostro orto in abbondanza parlate con Nicola. La trasformerà in gelato
4. Fate domande. Oltre a Michele e Nicola troverete ragazzi e ragazze preparatissimi
5. La menta è bianca. Non vi spaventate. Mancano solo gli aromi e i coloranti