Agea ha recepito le perplessità di FIVI sulle modalità di presentazione della giacenza per la campagna 2016/2017. Sarà sufficiente compilare il registro telematico
L’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura ha accolto l’istanza di FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, di rinunciare alla richiesta di compilare la dichiarazione di giacenza in cartaceo. AGEA otterrà il dato direttamente dal database del SIAN, evitando così un inutile doppione.
Lo ha comunicato l’Agenzia stessa con un addendum alla circolare 62281 del 31 luglio 2017. FIVI aveva scritto ad AGEA in agosto che era pronta alla disobbedienza civile nel caso in cui non fossero state accolte le proprie richieste.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – dichiara Matilde Poggi, presidente FIVI – e siamo grati al Direttore di AGEA per aver voluto accogliere le nostre richieste. Ci tengo a sottolineare che questa è una vera semplificazione che va a vantaggio di tutti i produttori di vino italiani, piccoli, medi e grandi. Stupisce vedere come FIVI, che rappresenta i piccoli vignaioli indipendenti, sia stata l’unica ad avere il coraggio di muoversi in questo senso. Nessun’ altra associazione di categoria ha ritenuto opportuno alzare la voce per chiedere di cancellare questo adempimento ormai inutile visto il passaggio al sistema telematico di tenuta dei registri”.
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FIVI – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”.
Attualmente sono poco più di 1100 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale.