Francesco Verni è un eclettico giornalista padovano. Sua è la rubrica Rock & Wine: concerti, cantanti, interviste, puntualmente abbinati ad un calice di vino. Due piaceri della vita, uno accanto all’altro (ma come, c’è qualcuno a cui non piacciono vino e musica? incomprensibile…).
Scopro ora che Francesco Verni ha scritto anche un libro di poesie. Anzi, un libello, come ama chiamarlo. Si intitola Il Fido elastico delle tue mutande, edizioni Panda, Padova. 62 pagine di pene, passioni e sottile ironia, certamente autobiografiche. Un viaggio inatteso in quindici anni di poesia. Pop nelle intenzioni, rock nei risultati. Ad impreziosire la raccolta c’è anche un’illustrazione inedita di Sergio Toppi (che riproduciamo qui sopra).
La prefazione è del grande Milo Manara, di cui Francesco ha curato alcune mostre. Scrive Manara: non sono sicuro che le mutande femminili abbiano ancora l’elastico. Credo piuttosto che siano interamente composte da un tessuto elasticizzato, da una trama merlettata impalpabile. Ma le poesie di Francesco Verni non sono merletti. Sono proprio degli elastici, duri e crudeli, di quelli che lasciano un solco arrossato sui morbidi fianchi delle donne.
Una lettura spassosa, consigliata con uno quei vini che non ammettono compromessi. Tipo un Raboso del Piave, dal tannino ruvido e tagliante.