La patata, come ci viene insegnato alle elementari, arriva nel vecchio continente dall’America, grazie ai colonizzatori europei. Inizialmente bollata come pianta tossica, ha avuto fortune alterne nei secoli, fino a diventare alimento fondamentale per le classi meno abbienti.
In provincia di Vicenza convivono diversi tipi di patata, tutti riconducibili a una determinata provenienza geografica. A grandi linee però possiamo distinguere due tipologie di patata vicentina: quella di montagna e quella di pianura.
Le patate di montagna fanno riferimento a una zona ben delimitata che vede i due piccoli comuni di Rotzo e Posina come capofila. Coltivate da piccoli produttori, sono un vero e proprio prodotto di nicchia, molto ricercate dagli appassionati di cucina, e difficilmente reperibili al di fuori della zona di coltivazione e delle manifestazioni ad esse dedicate. Devono la loro fama a una lunga tradizione di coltivazione in quelle zone e al loro perfetto acclimatamento al contesto ambientale, che favorisce la fruttificazione ed esalta le caratteristiche organolettiche, permettendo la concentrazione degli amidi nel tubero e migliorando così consistenza e conservabilità. Per le loro caratteristiche e la loro unicità sono state recentemente tutelate anche con il marchio De.Co (Denominazione Comunale), nato da un’idea del compianto Luigi Veronelli.
Le patate di pianura invece vengono dette “dorate dei terreni rossi del Guà”, perché coltivate nei terreni alluvionali attorno al torrente omonimo nelle province di Vicenza, Padova e Verona. È la presenza di ferro a determinare il colore rosso a questi terreni argillosi, che consentono di ottenere tuberi apprezzati per le loro caratteristiche organolettiche di profumo e sapore e per la colorazione e lucentezza della loro buccia, caratteristica che ne determina la nomea di “dorate”.
Da non dimenticare poi la recente istituzione della De.Co. delle Patate del Monte Faldo, la cui produzione abbraccia tutta la valle dell’Agno, ma è concentrata soprattutto a Selva di Trissino, con aziende a carattere per lo più familiare e tecniche colturali molto naturali. Qui si coltiva anche una misteriosa patata dalla buccia nera e dalla polpa viola, un tempo diffusa nell’Europa centro settentrionale e arrivata chissà come nel vicentino.
Numerose sono le feste dedicate alla patata: la Festa della Patata di Rotzo, che si tiene la prima domenica di settembre, la Festa della Patata Naturale dell’Alto Astico e di Tonezza, di scena a Tonezza del Cimone nei fine settimana a cavallo tra settembre e ottobre. In quest’ultima occasione è possibile assaggiare gli gnocchi e la Patona, piatto tipico a base di patate e farina, anch’essa annoverata fra i prodotti De. Co. Per gli acquisti si può risalire a Posina l’ultima domenica di ottobre per la Mostra Mercato dei Prodotti Tipici di Posina. Le patate del Monte Faldo vengono invece celebrate nella Festa del Gnocco, a Selva di Trissino a settembre.
[foto Comuni De.Co.]