L’Azienda di Rodengo Saiano lancia la nuova linea di vini fermi dedicata ai monovarietali. Un’interpretazione diversa e accattivante per il mercato estero e italiano
Maniero Pinot nero e Palazzina Pinot bianco sono i due nuovi vini di Mirabella, che potenzia l’attenzione per queste varietà tanto da inaugurare la sua prima linea da vitigni vinificati fermi e in purezza. Una scelta nata dalla volontà di rilanciare un’altra espressione della terra franciacortina, soddisfando una domanda di mercato esistente per l’estero e sollecitandone una nuova a livello nazionale. Freschezza, immediatezza e tipicità sono le peculiarità della selezione, per la quale l’Azienda ha scelto i vitigni che ritiene maggiormente rappresentativi del territorio e del suo stile, con particolare riferimento al pinot bianco. Mirabella oggi è in grado di proporne tre interpretazioni con un approccio che potrebbe definirsi “didattico”: è presente in varie percentuali nelle cuvée dei Franciacorta, è vinificato in purezza nella versione Metodo Classico Brut Nature e fermo in Palazzina.
Per la vinificazione dei fermi Mirabella ha scelto il cemento per la prima fermentazione di entrambi e per la macerazione del pinot nero. La nuova selezione, che sostituisce completamente le precedenti produzioni di fermi dell’Azienda, porta con sé anche una svolta nel packaging. In particolare si introduce l’utilizzo del tappo a stelvin, perfettamente in linea con le caratteristiche dei vini, sia dal punto di vista organolettico che stilistico.
Le uve per Maniero e Palazzina provengono da vigneti condotti a regime biologico tendenzialmente più giovani rispetto a quelli destinati ai Franciacorta, ai quali si è aggiunto nell’aprile 2020 un nuovo impianto di due ettari, uno destinato al pinot nero e l’altro al pinot bianco.
Due vitigni che quest’anno hanno vissuto una bella stagione per qualità e quantità dei grappoli: “Le rese sono state buona, tra gli 80 e i 90 quintali per ettaro, e lo stato di salute impeccabile – ha dichiarato Alessandro Schiavi, enologo di Mirabella – La vendemmia non è stata facile in quanto a gestione dei diversi stadi di maturazione, ma abbiamo interpretato con lungimiranza gli strani andamenti meteorologici di agosto e garantito la massima operatività in vigna e in cantina, oltre a una perfetta lavorazione delle uve in pressatura”. Da una prima valutazione delle uve e dei mosti, “il pinot bianco e il pinot nero – continua Alessandro Schiavi – hanno ottenuto il massimo delle performance con bellissime acidità. In sintesi, la vendemmia 2020 si è contraddistinta per finezza, eleganza e longevità”.
Palazzina Pinot bianco è stato prodotto in 3.500 bottiglie mentre Maniero Pinot nero in 5.000 unità. La distribuzione sarà esclusivamente nel canale Ho.re.ca., in una fascia di prezzo attorno ai 15 euro.
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