Il 14 febbraio è stata inaugurata la nuova sala degustazioni della Cantina S.Osvaldo in onore del fondatore: il Barone Lajos Babos. C’eravamo anche noi, perchè il gruppo Montelvini è un nostro cliente e abbiamo curato la comunicazione dell’evento.
Se si cerca sul web la vita del Barone non si trova molto. Allora ve la raccontiamo noi, perchè ci piace la sua personalità particolare, unica e irripetibile. Così cru.
Il Barone Lajos Babos nasce a Budapest il 6 luglio 1884 e muore a Trieste il 10 gennaio 1968. La sua carriera da ammiraglio della Marina austro-ungarica segna profondamente la sua personalità diventando la personificazione della disciplina e del rigore. Al momento del congedo, il Barone avvia alla sua attività imprenditoriale acquistando a Loncon di Annone Veneto (VE) la campagna che sarebbe diventata, nei primi anni Trenta, la cantina S. Osvaldo.
Da uomo di mare si trasforma quindi in abile uomo d’affari, amante delle vigne e anche delle belle donne, gestendo la sua azienda con lo stesso spirito autorevole che avrebbe usato in nave.
Tante sono le leggende che aleggiano intorno al Barone. Una su tutte racconta dell’imprenditore che binocolo alla mano controllava dall’alto gli operai al lavoro tra i filari e se ne vedeva uno fermarsi troppo a lungo, impartiva un ordine secco:”Quel marinaio buttatelo a mare”. Egli, in cuor suo, si sentiva ancora al comando di una nave e come un comandante rigoroso, ma dall’animo buono, dopo una sfuriata tornava subito sereno.
Le sue serate il Barone le trascorreva in compagnia del suo fattore e di qualche raro amico di Portogruaro, con i quali degustava fiero il suo Tocai raccontando con fervore i tanti racconti di scontri navali. Proprio il Tocai amato dal Barone, veniva già imbottigliato nella sua cantina negli anni ’40. L’etichetta usata era firmata dal comandante Babos e la scritta era all’ungherese: “Tokaji”.
Se il Comandante Babos si poteva dire amante delle vigne, la figlia Bibi invece era devota alla vita mondana. Così nel 1950 l’azienda fu ceduta alla famiglia Zoppas grazie alla quale seguirono anni d’oro, trasformando molti boschi vicini in fertili vigneti. L’azienda vinicola, grazie alla qualità dei suoi prodotti e nonostante gli alti prezzi, riuscì senza difficoltà ad imporsi nel mercato ottenendo riconoscimenti e premi.
Dal 2004 la Cantina S. Osvaldo è entrata a far parte del gruppo Montelvini, ma il riconoscimento del lavoro del Barone Lajos Babos non vuole andare perduto inaugurando la nuova sala degustazione intitolata al fondatore. È stato creato anche un percorso fotografico sugli ottant’anni di gloriosa storia aziendale e sarà adibita a meeting e incontri con il pubblico.