Parte il prossimo 14 novembre una nuova edizione del Corso di Alta Formazione in Gestione delle aziende vitivinicole. È organizzato dalla Fondazione Cuoa in partnership con Unione Italiana Vini, Federvini e Verona Fiere.

Un corso che segnaliamo volentieri in questo blog per la stima e l’amicizia che ci lega al Cuoa che, al di là della vicinanza geografica (il Cuoa è ad Altavilla Vicentina), credo stia dando un contributo importante alla crescita culturale e manageriale del settore vino.

Si tratta di 220 ore di lezione distribuiti in 8 mesi di corso strutturati in due weekend al mese. La formula ideale per chi vuole conciliare studio e lavoro. Gli argomenti toccano tutti gli aspetti rilevanti della gestione di un’azienda di medie o piccole dimensioni: analisi strategica, organizzazione e gestione, marketing, amministrazione e bilancio, controllo di gestione, finanza e si spinge fino alle nozioni relative a viticoltura, enologia e legislazione vitivinicola. 

Al corso di Alta formazione può seguire un percorso formativo ulteriore, a scelta tra diversi argomenti, per conseguire l’Executive Master in Wine Business Management.

Ma la cosa più interessante probabilmente è il project work che gli allievi realizzano in gruppo alla conclusione del corso. Non un esercizio didattico, ma un vero progetto applicato ad un caso concreto. Due i progetti realizzati nell’edizione 2013-2014 del corso, uno per l’azienda Fasoli Gino per lo sviluppo della rete commerciale italiana per la distribuzione dei suoi vini biologici della Valpolicella. L’altro per Wine Circus, l’azienda che distribuisce i vini di Roberto Cipresso, per l’entrata nei mercati di lingua tedesca de La quadratura del Cerchio e degli altri vini frutto del vagabondare professionale di Cipresso.

Entrambe le aziende avevano un proprio rappresentante al corso che ha elaborato, con i colleghi, un progetto concreto e pronto per essere applicato. Presentato nella giornata di consegna dei diplomi, a fine luglio, e oggi già operativo nelle rispettive realtà.