Si è parlato anche di tappi al Veneto al 300×100, la manifestazione di Ais Veneto che si è tenuta al Castello di Collalto di Susegana sabato 12 marzo.
Nel convegno intitolato “L’ambiente nel bicchiere” (nella foto) il dibattito è stato centrato su come la sostenibilità ambientale della filiera vino possa diventare un fattore di marketing. Bottiglie con meno vetro (che oltre ad usare meno materia prima comportano un minore utilizzo di carburante per il trasporto), scatoloni in carta (riciclabile) piuttosto che in materiale termoretraibile, ma soprattutto tappi in sughero.
Già, perché le querce da sughero hanno più di qualche merito ambientale. Vivono in ambienti altamente siccitosi: sono coltivate in Portogallo, Spagna, Sardegna e in tutta la sponda sud del mediterraneo. Se non ci fossero, l’unica alternativa sarebbe il deserto. Le sugherete sopravvivono anche agli incendi garantendo la permanenza della vegetazione. Ma soprattutto la quercia assorbe molta anidride carbonica. Si calcola che la totalità della produzione di Co2 dell’industria vinicola sia assorbita dalle sugherete.
Al contrario, un tappo di plastica consuma in materiale l’equivalente di tre shopper e non è riciclabile.
Ce ne sarebbe abbastanza per lanciare una campagna televisiva. Chissà se Renzo Arbore è disponibile.